Nelle giornate invernali e nebbiose, nelle osterie della città
segnalate da un apposito cartello, appunto quel "Trippa
Calda" che i lavoratori, (mureri, barcari, spassini)* sorbivano
con gran soddisfazione, a premio del lavoro svolto compiuto.
Seguivano la sigaretta, il quartino di vino vecchio o nuovo,
che poteva diventare litro o più con relativa euforia
e vocazione al pisolo. Oggi no se usa altro**.
Lavare le trippe in molta acqua e sbollentarle per 10 minuti.
Tagliarle a fettine e farle bollire in acqua salata per tre
ore con carote, sedano, aglio, cipolla, chiodi di garofano,
pepe in grani. Fare un soffritto con lardo, rosmarino, sale
e aglio tritati. Aggiungere le trippe scolate e brodo di manzo.
Portare a cottura.